CARLO INZOLI
Sindacalista e antifascista, lottò strenuamente per il rispetto dei diritti dei lavoratori
Nell 1940 si trasferisce a Melegnano. Marito e padre di quattro figli, lavora allo stabilimento Pirelli di Milano Bicocca dove lotta per ottenere per sé e per i propri compagni il rispetto dei diritti dei lavoratori. E’ sindacalista, sostenitore del Partito Comunista e convinto antifascista.
In seguito al sequestro della casa melegnanese si trasferisce a Cerro al Lambro, nell’attuale Palazzo Municipale. Il 23 novembre 1944 organizza e partecipa ad uno sciopero davanti allo stabilimento Pirelli ma viene arrestato e portato prima al carcere San Vittore e poi in Germania, in un campo di lavoro a Kahla, a 20 km da Lipsia.
Le condizioni di lavoro all’interno del campo sono terribili. L’ inverno del 1944 è uno degli inverni più gelidi della storia. Carlo muore di stenti. La famiglia non sa più nulla fino al 19 settembre 1945, quando viene a conoscenza del fatto che è deceduto nel campo di Kala-Sweimark il 20 febbraio 1945.
Il suo corpo non è mai stato trovato e quasi sicuramente si trova sepolto nella fossa comune del campo di Kahla.
Il 27 Gennaio 2009, in occasione della Giornata della Memoria, gli è stata conferita la medaglia d’onore.
Nel 2020 gli è stata inoltre dedicata una pietra d’inciampo a imperitura memoria.